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Archive for Maggio 2010

“E’ l’elogio dell’ irrazionalità, delle emozioni, dell’indefinito. La disarmonia dei gesti, dei ritmi differenti creano l’armonia del gruppo. Tutto entra a far parte della scena, anche gli spettatori. Ritmi spezzati, tempi diversi, dilatati; diseguali silenzi e suoni diventano tensione emotiva, narrazione; il movimento si fa gesto scenico, simbolo. E’ un continuo atto creativo dove ognuno può affermarsi come differente sperimentando la bellezza che gli appartiene. L’emozione sale lentamente, un pò alla volta, finchè ti circonda come sei circondato dai teli che stanno intorno a noi spettatori stupefatti seduti sul palcoscenico.”

GIOVANNI BOLLEA

“Questo è l’unico teatro. Teatro di carne, di voci, di corse, di improvvisi rallentamenti. Teatro straniero due volte, allestito sotto il sole e dentro le mura della prigione con le donne che intrecciano parole e canti della Serbia, della Bosnia, eppoi l’Africa, il sud America, infine Napoli.  Bandiere e scarpe, corriere e vestiti leggeri, tutto si fa e si disfa sotto i nostri occhi. Un teatro che non illustra, che è materia pura che appare e scompare. Un teatro di poesia. Teatro che si affida tutto alla presenza. Un teatro che non finge, che racconta la vita davvero dove la vita non riesce a spiegarsi”.

CARLO SINI

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Di Isabella Moroni da Art a part of cult(ure)

Spettacolo centrale del progetto “cane pezzato 2009“, Femmina di Riccardo Della Pietraporta in sèi significati e le esperienze di tutto il lavoro sul limite e sul disagio che il regista ha portato avanti in quindici anni: disabilità mentali, tortura, guerre, carcere e del quale ci parla:

Femmina. Un racconto di quelli che prendono l’immaginario e parlano di reale. Ci racconti come nasce questo progetto?
Il progetto nasce un pò per caso un pò per necessità. Per caso perché dopo aver lavorato con i matti, con i migranti, con i detenuti e le detenute, dopo aver costruito spettacoli nelle zone di guerra si è formata una compagnia di persone che avevano la necessità di farla finita con il teatro delle chiacchiere.

Cinque aggettivi per descrivere la drammaturgia di Femmina.
Poetica, turbolenta, molteplice, meticcia, contagiosa.

Cinque per i suoi movimenti interiori.
Musicali, soggettivi, singolari, performativi, provvisori.

Poetico, turbolento e provvisorio sono aggettivi che tornano in mente mentre si assiste al simmetrico movimento di tavoli e di collane, di sedie e di bambole, di vecchi diari e lussuose gabbiette per uccelli, mentre affiorano morsi di storie, di individualità ferite e replicate, ed anime mai salve perchè ci si domanda se è poi vero che il teatro sia salvifico.
E poi: perchè “femmina” quando le donne lì sul palcoscenico, pur essendo molte non riescono a farne una intera, per non paralare di tutti quei maschi, più silenziosi e in movimento, impegnati a costruire senza alcun mattone? (altro…)

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SPOLETO53

FESTIVAL DEI DUE MONDI

PAESAGGIO CON SPETTATORE

Un progetto ArteStudio

a cura di RICCARDO VANNUCCINI

Nell’ ambito del 53FESTIVAL DI SPOLETO, ArteStudio presenta il progetto PAESAGGIO CON SPETTATORE.

Com’è fatto lo spettatore del Festival di Spoleto? Cosa vede e come guarda? Quale poetica della visione e della partecipazione si propone in questa storica rassegna internazionale? Attraverso un ritratto composito – fotografico, video, teatrale – e in progress dello spettatore di questa edizione 2010 del Festival, proviamo a tracciare la fisionomia di come è cambiato e di come sta cambiando il pubblico – e il mondo – in questo vertiginoso secolo.

Da sabato 19 giugno fino a domenica 4 luglio, il progetto prevede una mostra fotografica di FRANCESCO GALLI, un video reportage di YOKO HAKIKO e DANIELA LUNARDINI e un laboratorio teatrale inteso come esercizi di visione a cura di RICCARDO VANNUCCINI realizzato con la compagnia teatrale multietnica del CANE PEZZATO che nelle performance prenderà il nome di LAS MENINAS come omaggio a Velasquez. Il 25 giugno ci sarà inoltre un incontro su LO SPETTATORE PARTECIPANTE con PIER GIORGIO GIACCHE’ e RICCARDO VANNUCCINI. L’ingresso alla mostra come la partecipazione al laboratorio è libera e si accede prenotandosi sul sito www.festivaldispoleto.com dove è possibile consultare alla voce EVENTI il programma dettagliato del progetto e del Festival.

per ulteriori info e date dell’evento continuare a leggere (altro…)

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